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Pubblicato il: Giugno 2, 2014
I testi de ilVignettificio - Sogno un due giugno senza sfilate militari e giornalisti col vibratore nel culo occupati a fingere gemiti di piacere per tutta la telecronaca. Sogno un due giugno con il presidente della repubblica, tutte le massime autorità, i cardinali e i generali che offrono un pranzo e lo preparano con le loro mani e lo servono almeno per un giorno ai più poveri di questo paese, per quanto è possibile ospitarne in un’immensa tavolata imbandita nel piazzale del Quirinale. Nel 1948 ha vinto la Repubblica. Finitela con le celebrazioni di matrice Fascista, finitela con i balli di corte di una Monarchia mascherata, che tutti ha stancato.

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Pubblicato il: Aprile 17, 2014
I testi de ilVignettificio - LA GRANDE BALENA

«A questa domanda, da ragazzi, i miei amici davano sempre la stessa risposta: “La fessa”. Altri rispondevano: “L’odore delle case dei vecchi”. Io, invece, rispondevo: “L’odore della fessa dei vecchi”. La domanda era: “Che cosa ti piace di più veramente nella vita?”. Ero destinato al sarcasmo. Ero destinato al compromesso democristiano. Ero destinato a diventare Pierferdinando Casini.»

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Pubblicato il: Gennaio 21, 2014
I testi de ilVignettificio - QUEI BRAVI RAGAZZI

Cenetta romantica più anello, mille euro. Per tutta la vita mutande lavate, camicie stirate, cena in tavola, casa spolverata, letto caldo, divano prenotato per la partita, figli accuditi, spesa fatta, coda alla posta evitata, non ha prezzo. Per tutto il resto c’è Mastercard.

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Pubblicato il: Dicembre 23, 2013
I testi de ilVignettificio - Tempo fa fui invitato ad Arcore. Mi ricordo: c’ero io, Berlusconi, Scarlett Johansonn, Jessica Alba, Amanda Seyfried e Gina Lollobrigida. Eravamo tutti sul lettone di Putin. A bere coca-light naturalmente. E a discutere sul futuro della politica energetica del Kazakistan. Gli ho chiesto: “Silvio come fai a permetterti tutto questo?”. Mi ha detto: “Apri il portafoglio e dammi venti euro”. Glieli diedi. Se li prese. “Ecco ora posso permettermelo”. E io: “Ma sei un ladro!”. E lui: “Comunista, comunista, comunista”. La situazione stava degenerando. Temendo il peggio Amanda Seyfried si slacciò il reggiseno e cominciò ad allattarlo. Finalmente si calmò. Andò proprio così. Anche se ancora oggi non capisco come avessero fatto a liofilizzare la coca-light, e perché per tutti l’unico modo per assumerla era aspirandola dal naso.

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Pubblicato il: Dicembre 20, 2013
I testi de ilVignettificio - Avevo attivato un servizio per far vivere anche ai barboni il clima delle feste. Piazzavo davanti ad uno di loro un tavolino da campeggio. Lo imbandivo con lenticchie e cotechino, panettone e spumante. Poi insieme ad alcuni amici ci mangiavamo tutto davanti a lui, ridendo e scherzando di gusto tra noi, mentre raccontavo ad alta voce quale anno magnifico sarebbe stato per me il prossimo anno. Alla fine smontavo tutto e me ne andavo via. Ma in tutta onestà posso dire che non ne valeva la pena. Sempre facce ostili. Mai una parola di ringraziamento. Pensate che l’ultimo addirittura, quando gli ho fatto gli auguri, mi ha pure mandato a fanculo.

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Pubblicato il: Dicembre 19, 2013

 
SORROW BLUES

SORROW BLUES Il dolore entra
in circolo dai piedi,
risucchiato verso l’alto
come liquido colorato
da un foglio di carta
assorbente.
Bussa alle vene
ma non chiede permesso,
satura il plasma,
impugna una falce
coscritta di ricordi
e spinge la speranza in esilio,
in attesa che si compia
il suo destino.

Accumulo fradicio
tristezza a cisterne,
sigillate con cura alla vista:
neanche una goccia
può trasudare:
soltanto chi è asciutto
è accolto in udienza.

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Pubblicato il: Novembre 28, 2013
I testi de ilVignettificio - Rimasto solo nelle sue stanze, abbandonato da gran parte degli amici, circondato solo da simulacri di lingue starnazzanti, gli rimase solo la consapevolezza che ormai aveva settantasette anni. Dalla penombra di una parete una voce immaginaria continuava a richiamarlo, ricordandogli il conto alla rovescia dell’appuntamento con la nera signora. Egli era nato immortale, di questo era sicuro. Ma il complotto lo aveva spiazzato. Nuove carte americane dimostravano l’iscrizione della Morte a magistratura democratica. Lui, nonostante tutto il suo potere, incatenato alla prigione del tempo! condannato dai radicali liberi ad invecchiare! Luridi telomeri comunisti continuavano ad accorciarsi di proposito rendendo flaccida la sua virtù posteriore. Di tanta ricchezza solo questo rimaneva. Guardò per un attimo, ancora una volta, la folla fuori dalla finestra che lo invocava, commossa dalla sua propaganda. Poi chiuse le tende. Si sedette in poltrona e chiamò Francesca. Le fu affidato un incarico: occuparsi delle pompe funebri.

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Pubblicato il: Settembre 14, 2013
I testi de ilVignettificio - Fu amore, affetto, attrazione, interesse, piacere della sua figura, dei sui pensieri, dei suoi gesti. Fu voglia di complicità e attenzione. Non fu condivisione. Il destino aveva in mente altro. Furono pietre. Sassi tirati in faccia, sassi da levigare con le lacrime, sassi da mangiare come un anacronistico triceratopo. Fu un tirannosauro che sventrò l’anima lasciando i pensieri a marcire al sole. Attesi a lungo e invano che una cometa apparisse sulla terra annunciando cambiamenti. Così non fu. I mammiferi rimasero topi. Goffi apatosauri mantennero intatto il loro dominio, nei secoli sempre uguali a se stessi. Un Dio incatenato a ciò che è. Solo fuoco e lava di vulcano per ciò che potrebbe essere.

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Pubblicato il: Agosto 29, 2013
I testi de ilVignettificio - La service tax per i servizi indivisibili esiste già, si chiama Irpef e addizionale Irpef. “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività (Art. 53)”. La service tax non è progressiva ed è incostituzionale. Concorrere, non sostenere per intero. Mia nonna che ha cinquecento euro di pensione non può pagarne quattrocento per sostenere per intero la sua quota pro polizia che la protegga dagli scippi, il cavaliere di turno può invece raddoppiare la sua quota che tanto non gli cambia la vita. Siamo di fronte all’ennesimo gioco delle tre carte di truffatori che tolgono ai poveri per dare ai ricchi. Viviamo in un mondo alla rovescia. Quanto può ancora un popolo sopportare. prima di costringere i propri governanti a ritrovare la giusta prospettiva appendendoli a testa in giù?

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Pubblicato il: Dicembre 27, 2012
I testi de ilVignettificio - Fonderò un partito di ladri e corrotti. Riunirò intorno a me una corte clientelare di un centinaio di persone che, comunque vada, mi voterà. Darò fuoco al qualunquismo, farò di tutto per inculcare il concetto che son tutti uguali, invitando a far la rivoluzione non andando a votare per nessuno. Mi basteranno quei cento voti per avere un’ampia maggioranza e fottermi il resto dei tuoi soldi, dando in pasto agli sciacalli la tua carcassa. Avresti potuto interrompere il mio gioco in ogni momento, vagliando più attentamente l’offerta politica a disposizione, lavorando per salvare il salvabile e partecipando in prima persona. Ma eri troppo intento a dare una lezione a “quegli stronzi”, facendo la rivoluzione non andando a votare. Non hai mai pensato che quegli stronzi potevano essere molto più furbi di te.
«pagina 2 di 12»
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