Sussana Agnelli
Cara Sussana tempo fa ho sofferto di intestino pigro. Ma questo non era un problema. Solo che poi però mi è venuto anche il belino arzillo. Niente di male, a parte il particolare che io sono una donna. Fu da allora che cominciai a battere in centro. Ero entusiasta. Pensavo: finalmente mi potrò comprare una casa. Sono andata dal mio agente immobiliare. Ho cercato, ho cercato ma trovavo solo prezzi folli. “Che deve fare oggigiorno uno per comprarsi una casa, andare a battere?!” dissi. “Guarda che tu lo fai già” egli rispose. “Ah, già è vero” ribattei. Convergemmo alla fine verso una villetta unifamiliare in periferia. Solo che non era in vendita. Ed era abitata. Ma non intendo rinunciarvi, i tempi sono stretti: Mercoledì termina la promozione 3×2 all’Ikea e ne voglio assolutamente approfittare. Ho deciso così, per accelerare lo sgombero, di sterminare gli occupanti. Per questo le chiedo, a lei, che è una signora così a modo ed elegante, che sicuramente conosce a menadito il galateo: come posso sterminarli senza offendere la loro sensibilità? Sa, ci terrei molto, non vorrei che dopo la strage tornino sulla terra per infestarmi la casa. La leggo sempre, vivissimi complimenti.
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Ho chiesto una consulenza a Pinochet e lui mi ha suggerito di caricarli tutti su un aeroplano e gettarli in mare aperto. Dovrebbero sparire per sempre (e più, se è fortunata, può anche rimediare una stretta di mano da Kissinger). Ma questo sistema mi lascia perplessa. Io preferisco di gran lunga i ravioli con salsa di noci. Magari con una piccola spruzzata di tartufo e scaglie di parmigiano. Conosco un locale in periferia che fa degli ottimi piatti. Se vuole le posso dare l’indirizzo.