NATALE
I testi de ilVignettificio
LE GRANDI PAROLE
RISPOSTE PRIVATE
Sussana Agnelli
Vengo al sodo. L’altra sera, stanca com’ero, mi addormentai sopra le lenzuola con indosso solo la camicetta e per mutanda cinque gocce di Chanel. Mio marito decise di indire una festa in onore delle gocce. Prese la rincorsa per tutto il corridoio e al varco della porta della camera da letto spiccò un balzo per zomparmi addosso. Solo che in quel momento mi girai dall’altra parte, lui rimbalzò sul materasso e si andò a conficcare di culo sulla controsoffittatura del solaio. L’impatto fu così violento, che dopo un po’ crollò l’intero soffitto. Mio marito andò a schiatarsi sul pavimento, poi gli cadde addosso la poltrona della signora Paoletti del piano di sopra, con sopra la signora Paoletti. Lei si incazzò perché le interrompemmo la sua fiction preferita. Ebbra di rabbia, la dolce vecchietta caricò mio marito sulle spalle e lo gettò giù dalla finestra. Proprio in quell’istante il manto stradale si aprì per una voragine causata da una grotta carsica, finora ignota. Atterrò su un laghetto. La corrente di una falda sotterranea lo trascinò via. Da allora è disperso. Io voglio assolutamente ritrovarlo ma non so come fare. Sussana mi dià un consiglio.
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Ammesso e non concesso che suo marito non sia decesso, può provare a localizzarlo contaminando con l’acido muriatico le falde della città e seguire il suo grido di dolore per il bruciore. Può finanziare le operazioni di recupero rivendendo il brevetto delle molle del suo materasso alla Nasa. Si faccia aiutare dalla signora Paoletti e le chieda con quale salsa condisce il semolino. Poi mi riferisca che cosa le ha detto.
LE GRANDI PAROLE
EROTISMO
LE GRANDI PAROLE
INTIMITÀ
RISPOSTE PRIVATE
Sussana Agnelli
Leggo sempre la sua rubrica. In fin dei conti è sempre meglio che andare al parco ad avvelenare scoiattoli. L’altro giorno volevo festeggiare con una bella cenetta la promozione di mio marito: sa, a causa delle nuove mansioni dovrà stare di più in ufficio e io avrò più tempo libero da passare con il mio amante: il suo capo. Sono andata dal macellaio. Avevo intenzione di acquistare della Lonza per fare un Roast beef. “Vorrei due fette di Lonza prego” dissi. “Lombata?” rispose il macellaio. “No Lonza… Sottofiletto… la chiami come vuole”. “Sì Lombata… Scorsa… Scorzetta…”. “Lonzaaaa, ho detto Lonza”. “Il Biffo!”. “Ma cos’ha, subbappaltato i padiglioni auricolari? Voglio della Lonza, la Lonza, come devo dirlo: Lonza…”. “Sì la Trinca…”. “Senta avvinazzato ci sarà lei, vabbe’ lasci perdere, mi dia del Matamà”. “Braciola di sottospalla!”. “Lei si droga vero? A me può dirlo sa… ho detto vorrei del Matamà, M-a-t-a-m-à: il Rosciale”. “Sì la Fracosta, e io che ho detto”. “Senta, se non la smette le sfratto la minchia, ce l’ha della Fesa e così non se ne parla più”. “Coscia o Natica?”. “Ma brutto porco, vaffanculo”. Non ci vidi più, presi e me ne andai. Ho rinviato la cena. Ora non so cosa fare come secondo. La prego Sussana, mi aiuti lei.
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Può andare a recuperare al parco qualcuno degli scoiattoli avvelenati, bollirlo, spellarlo, affettarlo e condirlo con salsa tonnata. Potrà far credere a suo marito che si tratta di vitello; anche se al primo boccone correrà comunque in bagno a vomitare, quando si chiederà il perchè di questi conati, lei potrà dare la colpa al governo Prodi. Funziona sempre.
RISPOSTE PRIVATE
Sussana Agnelli
Cara Sussana, mi chiamo Francesco, ho quarant’anni, sono un impiegato parastatale e vado a puttane. Tutto cominciò per caso. Una sera accostai una povera giovincella che mi pareva in difficoltà. “Posso salire?” mi chiese. “Sì, certo” risposi. Arrivati vicini ad uno spiazzo, “Puoi accostare qui” mi disse. “Sì, certo” risposi. “Allora, la vuoi tirar giù o no, la patta” mi disse. “Sì… c…certo” risposi. All’improvviso mi parve fosse diventata un angelo. La guardavo mentre articolava le fauci intenta a svergarmi il pinnacolo, e pensavo con meraviglia alla fortuna di aver incontrato questa signorina così generosa e altruista. “Finalmente ho trovato una madre per i miei figli” pensai. Volevo sposarla, sa io sono un tipo all’antica, credo molto nel matrimonio. La mia prima moglie ci credeva un po’ meno. Passarono minuti che mi parvero eterni. “Sono trenta euro”, alla fine mi disse. Fu l’amaro risveglio. Solo allora capii il suo mestiere. Ma ormai ero innamorato. Ci rivedemmo anche nelle sere successive. Un giorno mi presentò alcune sue amiche. Loro mi chiamarono. Io, sventurato, risposi anche a tutte loro. Da allora è passato un anno. Sono felice, ma questa felicità costa. Ho dilapidato i miei risparmi, e ho sempre bisogno di soldi. Non so come fare per andare avanti. La prego Sussana mi aiuti.
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Fossi in lei non dispererei. Si iscriva ad un sindacato e pianti un un po’ di casino. Sono sicura che non avrà difficoltà a far stornare i soldi del fondo solidale per i giovani precari per farle avere un raddoppio di stipendio. Anzi se agisce bene all’interno del sindacato, riuscirà a convincerlo a dare l’ok a qualche altro pacchetto di riforme neoliberiste, e potrà contare sull’ingresso di un sacco di nuove belle giovani costrette a prostituirsi per tirare a campare.
RISPOSTE PRIVATE
Sussana Agnelli
Carissima, siamo una coppia di fatto. Tempo fa abbiamo anche provato ad adottare un bambino per seviziarlo. Si sa, noi coppie di fatto siamo tutti delinquenti pervertiti pedofili figli del maligno. Ma siamo anche molto devoti. Decidemmo di farlo per non contraddire i giudizi nei nostri confronti espressi negli ultimi tempi da autorevoli esponenti della conferenza episcopale. Ma non ci riuscimmo (lui scappò). Questo turbò le nostre anime sperdute. Volevamo parlarne una sera con il Monsignor, ma la perpetua ci disse che era impegnato in una cena in suo onore organizzata dai fabbricanti di mine antiuomo. Per sfogarci un po’ allora decidemmo di andare all’uscita del mercato a bastonare le vecchiette. Si sa, noi coppie di fatto siamo tutti delinquenti pervertiti pedofili figli del maligno. Una di queste vecchiette, invocando pietà, ha detto che se volevamo poteva darci in affidamento sua nipote. Non ci parve vero. Ritrovammo la luce. Avviammo le pratiche. Ma queste scorrono a rilento. Sussana, lei che è così ricca e potente, la prego corrompa qualcuno. Vogliamo arrivare ad una conclusione al più presto. Ci teniamo molto a diventare una coppia di fatto di delinquenti pervertiti pedofili figli del maligno a tutti gli effetti.
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Carissimi, essendo anche io una credente devota apprezzo molto i vostri sforzi per non contraddire il giudizio ponderato espresso da personalità così saggie ed illuminate. Sarò lieta di corrompere il direttore del centro adozioni. E se non vorrà soldi, magari proverò ad andare a letto con lui. Così unisco l’utile al dilettevole. Saluti e auguri di buona adozione, Sussana.
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PASSIVO
LE GRANDI PAROLE
MERIDIONALE
INTERVISTE
“Se davvero, da quando è al governo, Prodi ci ha messo tutti in mutande, considerando che quando era al governo Berlusconi eravamo tutti con il culo all’aria, già può questo essere considerato un progresso!”.
JERRY CALÀ
(da GEO & GEO, in risposta alla domanda: “La figura di Pluto che si fa le Pippe, non può essere vista come una riedizione in chiave post-moderna del classico mito all’origine del complesso di Edipo?“)