(Post Scriptum: all’inizio volevo scrivere “dove c’è Balilla c’è casa delle libertà”, ma poi visto che siamo in campagna elettorale e c’è la par condicio ho desistito; anzi già che ci siete dovreste farmi il favore di scordare queste ultime quarantasette parole lette).
La terza faccia della medaglia!
Organizzato da Alternativa Sociale e da Forza Nuova, con il beneplacito di Pierfendi Casini (che non si sente per nulla scandalizzato, essendo occupato in questioni molto più importanti, come capire se esplorare slinguazzando l’anatomia femminile prima del matrimonio offende davvero Dio o solo l’ipocrisia di chi ne fa le veci in terra), è previsto per domani la Giornata dell’Orgoglio Littorio, giornata di festeggiamenti al Paladuce di Latina all’insegna di Dio, Patria, Famiglia e Contoinsvizzera. Seguirà in serata la rappresentazione teatrale di “La vagina di Donna Sigfrido”, storia di un militante di An, papabile ventesimo in lista per il suo partito, che deve farsi da parte e lasciare il posto ad alcune donne, a seguito della legge sulle quote rosa (che non essendo stata approvata, dà a tutta l’opera quel tocco fantasy che tanto piace a grandi e piccini). Finché un giorno, guardando un paio di reggicalze in una vetrina in centro, gli viene in mente un ardito stratagemma per aggirare il problema. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza all’associazione di reduci di guerra “Armiamoci e partite”, per l’acquisto di vecchie Balilla e di un calcio Balilla. Perché dove c’è Balilla c’è casa.
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